Si intitola “Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei” la mostra all’Ara Pacis che si tiene da luglio fino al 15 novembre e racconta tutto su l’impero romano e il cibo, un mercato alimentare globalizzato con l’olio che arrivava dall’Andalusia, il vino dalla Gallia e il pane fatto col grano d’Egitto.
La più grande metropoli dell’antichità faceva da collettore alle produzioni di ogni territorio romano e romanizzato, rilanciandole verso ogni angolo dei suoi domini.
Ora una grande mostra al Museo dell’Ara Pacis ne dà conto.
La mostra è suddivisa in 3 sezioni:
la prima sezione racconta la lavorazione degli alimenti primari, confezionamento, immagazzinamento e distribuzione attraverso una grande carta del mediterraneo animata che descrive i principali flussi alimentari attraverso i principali porti del Mediterraneo;
la seconda sezione presenta la ricostruzione in grafica digitale del porto di Traiano e racconta il tema della grande distribuzione gratuita dei cibi di sostentamento ai cittadini romani adulti, con il privilegio di cui godeva la plebe dell’Urbe: condividere i beni conquistati, prima il solo grano, poi – dal III secolo dopo Cristo – anche olio, vino e carne;
la terza sezione è quella dei romani a tavola e al bar, del “cibo di strada” e dei banchetti nelle domus.
