Colosseo – Anfiteatro Flavio

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Dove si trova: Colosseo – Anfiteatro Flavio – Piazza del Colosseo, 1, – 00184 Roma

Posizionato nel cuore archeologico della città di Roma, l’Anfiteatro Flavio, o più comunemente Colosseo, spicca per monumentalità e accoglie quotidianamente un gran numero di visitatori attratti dal fascino intatto della sua storia e della sua complessa architettura.

Colosseo - Anfiteatro Flavio
Colosseo – Anfiteatro Flavio

Eretto nel I secolo d. C. per volere degli imperatori della dinastia flavia, il Colosseo, cosiddetto da una colossale statua che sorgeva nelle vicinanze, ha accolto, fino alla fine dell’età antica, spettacoli di grande richiamo popolare, quali le cacce e i combattimenti gladiatori.
L’Anfiteatro Flavio era, e rimane ancora oggi, uno spettacolo in se stesso.
Il Colosseo è il più grande anfiteatro non solo della città di Roma, ma anche del mondo, in grado di offrire sorprendenti apparati scenografici, nonché servizi per gli spettatori.

Simbolo dei fasti dell’impero, l’Anfiteatro ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, offrendosi come spazio strutturato ma aperto alla comunità romana.
Oggi il Colosseo è un monumento a se stesso e alle opere dell’ingegno umano che sopravvivono al tempo e si presenta ancora, ciononostante, come una struttura accogliente e dinamica, visitabile su due livelli, che offrono un’ampia panoramica sugli spazi interni, ma anche brevi e suggestivi squarci della città dai fornici esterni.
Esso ospita, inoltre, esposizioni temporanee legate ai temi sempre attuali dell’antico e del suo rapporto con la contemporaneità, nonché spettacoli moderni. Questo insieme di vicende e di esperienze ha fatto dell’Anfiteatro un luogo ogni giorno nuovo, significativo per tutti e capace di raccontare a ciascuno una Storia.

 

Storia del Colosseo – Anfiteatro Flavio

La costruzione dell’Anfiteatro Flavio viene intrapresa nel 72 d.C. dall’imperatore T. Flavio Vespasiano. Inaugurato dal figlio Tito nell’80 d.C. ultimato dal figlio Domiziano nell’82 d.C., l’edificio sorge al centro della valle ove prima si trovava il lago artificiale della Domus Aurea di Nerone.

Colosseo - Anfiteatro Flavio
Colosseo – Anfiteatro Flavio

Gli spettacoli erano di due tipi, combattimenti gladiatori e cacce di animali selvatici, ed erano gratuiti.
Una tessera indicava il posto che veniva assegnato secondo una rigida gerarchia. La cavea era suddivisa in 5 settori: nei ripiani più vicini all’arena prendevano posto i ceti più elevati, senatori e, più in alto, cavalieri, mentre i settori superiori erano riservati alle altre classi sociali, in ordine decrescente di importanza, fino all’ultimo destinato alla plebe. Alla sommità era predisposta una struttura mobile in legno e tela detta velum, destinata a riparare il pubblico dal sole. Il numero di spettatori che l’anfiteatro poteva contenere era di circa 55.000.

L’ultima attestazione di spettacoli risale al 523 d.C. In seguito l’anfiteatro, perdute le sue funzioni originarie, entra in una fase di abbandono che dura fino alla fine dell’VIII secolo, quando il riuso delle strutture per l’impianto di abitazioni, orti e ricoveri per animali e merci trasforma il complesso in quartiere abitativo organizzato intorno a una piazza centrale: l’antica arena. Nell’XI secolo compare per la prima volta il nome “Colosseo”, che deriva dalla presenza nelle sue immediate vicinanze della statua colossale di Nerone.

Gli spettacoli al Colosseo

Colosseo - Anfiteatro Flavio
Colosseo – Anfiteatro Flavio

Gli spettacoli nell’Anfiteatro Flavio erano gratuiti, rappresentavano infatti la possibilità per chi li offriva (editor) di dimostrare la propria generosità. A Roma l’editor per eccellenza era l’imperatore e solo eccezionalmente i magistrati, obbligati a finanziare i giochi.
In occasione di particolari avvenimenti gli spettacoli potevano prolungarsi per molti giorni, come accadde per l’inaugurazione offerta dall’imperatore Tito nell’80 d.C., che si protrasse per 100 giorni.
E’ in questa circostanza che, prima della costruzione degli ipogei in muratura, l’area centrale venne utilizzata anche come bacino d’acqua per battaglie navali (naumachiae).

La giornata dei giochi era così suddivisa: al mattino, dopo una parata iniziale di tutti i partecipanti (pompa), si svolgevano le venationes: spettacoli che consistevano in combattimenti tra fiere provenienti da tutto l’Impero, cacce condotte da uomini armati ed esibizioni di animali addomesticati. Le scenografie, molto curate, riproducevano gli habitat naturali degli animali con effetti sorprendenti. Nell’intervallo del pranzo l’arena diveniva luogo di condanne capitali tra le quali la damnatio ad bestias era la più efferata: il condannato veniva sbranato dalle belve. Nessuna fonte storica documenta invece che l’edificio sia stato teatro di esecuzioni di massa di cristiani. Nel pomeriggio si svolgevano i combattimenti gladiatori (munera), la cui origine è legata alla tradizione dei giochi funebri.

Esistevano varie tipologie di equipaggiamento cui corrispondevano altrettante tecniche di combattimento: retiarius, secutor, oplomachus, thraex, mirmillo, definite stabilmente a partire dall’età augustea. I combattimenti raramente erano mortali, più spesso il favore del pubblico consentiva al gladiatore di ricevere la grazia.

Colosseo - Anfiteatro Flavio
Colosseo – Anfiteatro Flavio

I gladiatori erano per lo più schiavi o prigionieri di guerra di proprietà di imprenditori specializzati nel settore (lanistae). Vi erano anche uomini liberi che decidevano di intraprendere la carriera di gladiatore nella speranza di ottenere ricchezza e fama.
Vivevano e si allenavano in gruppo; dopo un certo numero di combattimenti potevano congedarsi e se erano schiavi guadagnare la libertà. Alcuni di loro furono molto amati dal pubblico divenendo veri e propri idoli.

Colosseo – L’architettura. la struttura e i sotterranei

La struttura dell’anfiteatro è realizzata in blocchi di travertino (muri perimetrali e pilastri portanti), opera laterizia e blocchi di tufo (muri radiali e scale). L’esterno dell’edificio è scandito da 4 ordini architettonici sovrapposti che raggiungono un’altezza di quasi 50 metri. L’ultimo ordine ospitava un colonnato in marmo i cui frammenti (colonne e capitelli) sono visibili al piano terra. L’edificio ha pianta ellittica con asse maggiore di m 188 e asse minore di m 156. Al centro dell’edificio era l’arena, una piattaforma lignea (parzialmente ricostruita sul lato orientale) sulla quale si svolgevano i giochi e che veniva ricoperta di sabbia, in latino arena, da cui il nome. L’anfiteatro era dotato di 80 arcate d’ingresso: 76 numerate, destinate agli spettatori e 4, orientate secondo i punti cardinali, riservate all’imperatore, alle autorità politiche e religiose e ai protagonisti degli spettacoli. Gli ingressi monumentali a nord e a sud conducevano a due palchi d’onore adiacenti l’arena, di cui uno riservato all’imperatore. In occasione degli spettacoli il pubblico prendeva posto secondo una rigida divisione basata sul ceto sociale: una tessera indicava il posto assegnato e percorsi obbligati, attraverso le arcate numerate, portavano ai posti a sedere sulle gradinate (cavea).

Colosseo Anfiteatro Flavio: Architettura
Colosseo Anfiteatro Flavio: Architettura

La cavea, che poteva contenere fra i 40.000 e i 70.000 spettatori, era suddivisa in 5 settori orizzontali (maeniana) separati da corridoi. I senatori occupavano l’ordine di posti più vicino all’arena (podium). Le gradinate superiori erano riservate ai cavalieri e ad altre categorie sociali, mentre l’ultimo settore (summa cavea), con strutture lignee entro il colonnato, era destinato alla plebe. Alla sommità era una struttura mobile in legno e tela (velum) atta a riparare il pubblico dal sole. Le strutture murarie oggi visibili al centro dell’edificio in origine erano ipogei coperti interamente dal piano dell’arena. Essi furono in gran parte costruiti alcuni anni dopo l’inaugurazione dell’anfiteatro, durante l’impero di Domiziano (81-96 d.C.) e furono più volte restaurati nel corso dei cinque secoli di attività dell’anfiteatro. I sotterranei erano organizzati in 15 corridoi, realizzati in blocchi di tufo e mattoni, paralleli a una galleria centrale corrispondente all’asse maggiore dell’ellisse (est-ovest), e custodivano le attrezzature necessarie per i giochi, le armi e le gabbie per gli animali. Montacarichi azionati da argani erano utilizzati per far comparire al centro dell’arena, attraverso botole e piani inclinati, gladiatori, animali e macchine sceniche. I montacarichi posizionati lungo i corridoi periferici, più ampi, erano provvisti di gabbie e sollevavano gli animali; quelli nella zona centrale invece, erano utilizzati per le persone e le scenografie. Gli alloggi di questi macchinari e dei pali di sostegno dell’arena sono ancora individuabili nella pavimentazione dei sotterranei. Il corridoio centrale dell’arena proseguiva al di sotto dell’ingresso orientale collegando i sotterranei alla più importante caserma di gladiatori, il Ludus Magnus, oggi parzialmente visibile nell’area archeologica tra Via Labicana e Via di San Giovanni in Laterano. Un secondo corridoio sotterraneo, conosciuto come Passaggio di Commodo (luogo in cui l’imperatore Commodo secondo le fonti subì un attentato), collegava gli ipogei all’esterno; oggi l’accesso che da questo passaggio conduceva alla cavea è visibile nei pressi della terrazza sul lato meridionale.

 

Biglietti:
Il biglietto è acquistabile anche presso le biglietterie del Palatino in Via di San Gregorio n. 30 oppure in Piazza Santa Maria Nova n.53 (200 metri dal Colosseo) e comprende anche l’ingresso al Palatino e Foro Romano.
Intero: 12,00 euro
Ridotto: 7,50 euro, per i cittadini della Unione Europea tra i 18 e i 24 anni e per i docenti della Unione Europea;

Ingresso gratuito per minori di anni 18

Ingresso *:
orario apertura, 8.30
orari di chiusura
– dall’ultima domenica di ottobre al 15 febbraio ultimo ingresso ore15.30 con uscita ore 16.30;
– dal 16 febbraio al 15 marzo, ultimo ingresso ore16.00 con uscita ore 17.00;
– dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo, ultimo ingresso ore 16,30 con uscita ore 17.30;
– dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto, ultimo ingresso ore 18,15 con uscita ore 19.15;
– dal 1 settembre al 30 settembre, ultimo ingresso ore 18.00 con uscita ore 19.00
– dal 1 ottobre all’ultimo sabato di ottobre, ultimo ingresso ore 17,30 con uscita 18.30.

Prenotazioni:
Prenotazione biglietto d’ingresso: 2,00 euro per singoli, 28 euro per gruppi, 15 euro per le scuole. +39.06.39967700 (lunedì-venerdì 9-18 sabato 9-14); coopculture

Informazioni:
Punto Informazioni Accoglienza Turistica tel. +39.06.77400922 e-mail: ssba-rm.infocolosseo@beniculturali.it

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